BeReal: il social antisocial che impazza sul web. Esaltazione del vero contro Instagram e TikTok o reale opportunità?
Da qualche mese se ne parla tanto e ha superato TikTok in numero di download nel 2022: BeReal è il social del momento.
BeReal e l’imposizione del vero #nofilter: come funziona
Un social network che si presenta come l’antagonista di Instagram e TikTok: niente filtri, niente hashtag, niente like. La nuda e cruda verità di quel che si sta vivendo in un determinato istante.
Quale istante?
Quello deciso dall’app che una volta al giorno manda una notifica agli utenti iscritti comunicando che, a partire da quel momento, si hanno 2 minuti di tempo per pubblicare una foto. La foto che viene scattata è doppia, ossia viene pubblicato lo scatto simultaneo di fotocamera principale e frontale. È possibile inserire solo una breve caption e condividere il contenuto sugli altri Social Network.
Scaduti i due minuti di tempo è ancora possibile condividere il proprio post, ma il feed metterà in evidenza il ritardo e anche la sua entità. Si può vedere solo quello che condividono i propri amici, se e solo se si posta qualcosa e si ha a disposizione solo e unicamente il proprio archivio; i post degli altri non sono recuperabili. Esiste anche qui una sezione “Discover”, in cui vengono selezionati in modo casuale i contenuti di utenti vari, anche qui in base al numero di reazioni ricevute, ma non è possibile commentare i post delle persone con cui non si è in contatto diretto.
Non si scappa, la ricerca del reale è effettivamente reale.
Instagram VS Reality: quanto durerà?
Questa filosofia piace? Ma soprattutto a chi? È aggirabile? È un social che verrà utilizzato nel tempo oppure una meteora? Ci sono opportunità commerciali?
Per andare oltre alla letteratura, ho scaricato l’APP e mi sono iscritta. Minimal e semplice, ma ho avuto subito un problema. Solo due dei miei contatti risultavano iscritti, quindi un feed molto scarso. Il social è molto utilizzato dalla Generazione Z, poco dai più “anziani”. Ho chiesto quindi ad un gruppo di amiche di iscriversi e dirmi cosa ne pensavano. Il primo commento è stato “Mi mette l’ansia”, poi “io non lo uso, per postare una foto su Instagram mi preparo per un’ora”, “Bene, ma cosa perdo se pubblico in ritardo una foto?”.
Nei primi giorni ci si è divertiti, si possono personalizzare le reaction con il proprio viso per renderle più reali delle solite emoticon, ma dopo poco iniziano a comparire i soliti luoghi, le solite assi da stiro, le solite tv. Io stessa mi ritrovo a condividere spesso sempre lo stesso monitor del pc.
Pubblicare in ritardo per non far vedere che proprio nel momento in cui arriva la notifica si sta in uno sgabuzzino, nascosti dal collega che ci cerca per risolvere una bega o dal figlio che vuole l’ennesima rivincita a nascondino. Divertente una volta, anche la seconda, ma la terza non aggiunge nulla alla propria esistenza.
La realtà alla lunga pesa un po’ a tutti.
BeReal e utilizzi business
L’altra questione è relativa ai poco probabili risvolti commerciali dell’utilizzo di BeReal. La pubblicità tra i momenti di vita reale sarebbe sicuramente fuori luogo; disporre per le aziende un account business sarebbe una possibilità, ma cosa potrebbero postare seguendo la mission del social se non la vita d’ufficio quotidiana?
Capiremo sicuramente tra pochi mesi se BeReal nasconde delle potenzialità oppure sarà un’altra meteora nel mondo dei Social Network.